THE WITCH OF COLMER'S HILL LA STREGA DI COLMER'S HILL
On a luminous night In una notte luminosa
Of full moon up in the sky Di luna piena in cielo
Walking up Colmer's Hill Arrampicandomi su Colmer's Hill
I followed the path Seguivo il sentiero
Through the spooky wood Attraverso il bosco spettrale
And saw her standing there E la vidi lì, in piedi
Suddenly visible D'un tratto visibile
As if out of a dream Come fuori da un sogno
On the foggy remains Sui nebbiosi resti
Of a ritual bonfire Di un falò rituale
Her eyes were shining holes Gli occhi voragini brillanti
Her hair as dark as coals I capelli neri come braci
My legs froze on the spot Le mie gambe si bloccarono
And I could hardly speak Riuscivo appena a parlare
"Who are YOU?" "Chi sei?"
My voice was but a whisper La mia voce un sussurro
"What do YOU want from me?" "Cosa vuoi da me?"
She did not say a word Non disse una parola
She did not even try Non ci provò neanche
And yet her black veiled face Eppure quel volto velato di nero
Still haunts my dreams today Mi perseguita ancora nei sogni
So many moons have gone Tante lune sono andate
So many summer nights Tante notti estive
But I still think of her Ma penso ancora a lei
The witch of Colmer's Hill La strega di Colmer's Hill
Still haunts my dreams today Mi perseguita ancora nei sogni
(H.R. Giger - Li I)
venerdì 23 ottobre 2015
sabato 17 ottobre 2015
Suicide Note
SUICIDE NOTE SUICIDE NOTE
The eloquently silent L'eloquente e silenzioso
Piece of paper Pezzo di carta
On your desk Sulla tua scrivania
Next to the photo Accanto alla foto
Somebody took of us Che qualcuno ci scattò
On our Christmas holiday Durante le vacanze di Natale
In the Alps Sulle Alpi
The eloquently silent L'eloquente e silenzioso
Piece of paper Pezzo di carta
On your desk Sulla tua scrivania
Next to the photo Accanto alla foto
Somebody took of us Che qualcuno ci scattò
On our Christmas holiday Durante le vacanze di Natale
In the Alps Sulle Alpi
lunedì 21 settembre 2015
Don't Be Afraid Of Being Who You Are/Non temere di essere ciò che sei
DON'T BE AFRAID NON TEMERE
OF BEING WHO YOU ARE DI ESSERE CIO' CHE SEI
Throw your mask off, now Getta via la maschera, ora
No need to pretend anymore Non serve più fingere
No time for silly lies Non più tempo di stupide bugie
I’ve seen it all L'ho visto
I know who you are So chi sei
Don’t be afraid of breathing Non aver paura di respirare
Get out of here and shine Esci da qui e splendi
Because you’re beautiful Perchè sei bella
No matter what they think Non importa ciò che pensano
You still look beautiful to me Tu sei bella ai miei occhi
Mirrors are liars Gli specchi mentono
Cameras don’t say the truth Le foto non dicono la verità
Those are just distorted reflections Sono solo distorti riflessi
Of a dystopic universe Di un universo distopico
A parallel world we don’t belong to Realtà parallela cui non apparteniamo
Don’t be afraid of being who you are Non temere di essere ciò che sei
There is no other way, there is no choice Non c'è altra via, non c'è scelta
Just be what you must be and shine Sii ciò che devi e splendi
As that impressive little rocket Come quel magnifico razzo
In this November sky In questo cielo di Novembre
Allen Williams - "The Messenger" (2014)
OF BEING WHO YOU ARE DI ESSERE CIO' CHE SEI
Throw your mask off, now Getta via la maschera, ora
No need to pretend anymore Non serve più fingere
No time for silly lies Non più tempo di stupide bugie
I’ve seen it all L'ho visto
I know who you are So chi sei
Don’t be afraid of breathing Non aver paura di respirare
Get out of here and shine Esci da qui e splendi
Because you’re beautiful Perchè sei bella
No matter what they think Non importa ciò che pensano
You still look beautiful to me Tu sei bella ai miei occhi
Mirrors are liars Gli specchi mentono
Cameras don’t say the truth Le foto non dicono la verità
Those are just distorted reflections Sono solo distorti riflessi
Of a dystopic universe Di un universo distopico
A parallel world we don’t belong to Realtà parallela cui non apparteniamo
Don’t be afraid of being who you are Non temere di essere ciò che sei
There is no other way, there is no choice Non c'è altra via, non c'è scelta
Just be what you must be and shine Sii ciò che devi e splendi
As that impressive little rocket Come quel magnifico razzo
In this November sky In questo cielo di Novembre
Allen Williams - "The Messenger" (2014)
sabato 5 settembre 2015
We Hate It When Our Friends Become Successful/Odiamo che i nostri amici abbiano successo
WE HATE IT WHEN OUR FRIENDS ODIAMO CHE I NOSTRI AMICI
BECOME SUCCESSFUL ABBIANO SUCCESSO
I thought you loved me Pensavo mi amassi
I thought you cared Pensavo ti importasse
But I was wrong Ma mi sbagliavo
You’re just as mean as anybody else Sei come tutti gli altri
And your façade crumbled down E la tua facciata è venuta giù
Without a sound last night Senza un rumore ieri sera
I saw it falling L'ho vista crollare
And it showed the monster behind E rivelare la tua mostruosità
In all its glory In tutta la sua gloria
It bared your fangs Mettere a nudo le zanne
In the dark hole of your jaws Nell'antro oscuro delle tue fauci
The angry little slits of your eyes Le astiose fessure dei tuoi occhi
The evil scheme of things Il malvagio schema delle cose
Out of your insane mind Della tua mente folle
And I thought you loved me E pensavo mi amassi
I thought you cared Pensavo ti importasse
But I was wrong Ma mi sbagliavo
And now I know Ed ora so
That he was right Che lui aveva ragione
When he used to sing Quando cantava
That we hate it when our friends Che noi odiamo che i nostri amici
Become successful Abbiano successo
BECOME SUCCESSFUL ABBIANO SUCCESSO
I thought you loved me Pensavo mi amassi
I thought you cared Pensavo ti importasse
But I was wrong Ma mi sbagliavo
You’re just as mean as anybody else Sei come tutti gli altri
And your façade crumbled down E la tua facciata è venuta giù
Without a sound last night Senza un rumore ieri sera
I saw it falling L'ho vista crollare
And it showed the monster behind E rivelare la tua mostruosità
In all its glory In tutta la sua gloria
It bared your fangs Mettere a nudo le zanne
In the dark hole of your jaws Nell'antro oscuro delle tue fauci
The angry little slits of your eyes Le astiose fessure dei tuoi occhi
The evil scheme of things Il malvagio schema delle cose
Out of your insane mind Della tua mente folle
And I thought you loved me E pensavo mi amassi
I thought you cared Pensavo ti importasse
But I was wrong Ma mi sbagliavo
And now I know Ed ora so
That he was right Che lui aveva ragione
When he used to sing Quando cantava
That we hate it when our friends Che noi odiamo che i nostri amici
Become successful Abbiano successo
(Morrissey)
sabato 11 luglio 2015
Mimì
MIMI' MIMI'
July took you away Luglio ti ha portata via
From us, from our love Da noi, dal nostro amore
And we had to let you go E abbiamo dovuto lasciarti andare
Dancing leaf Foglia danzante
In the summer breeze Nella brezza estiva
Little boat Barchetta
Towards the unknown Verso l'ignoto
Have a safe journey home Sereno ritorno a casa
Mimì, bundle of joy Mimì, dono di gioia
Mimì (Settembre 2002 - 8 Luglio 2015) (foto: Roberta Colladon)
July took you away Luglio ti ha portata via
From us, from our love Da noi, dal nostro amore
And we had to let you go E abbiamo dovuto lasciarti andare
Dancing leaf Foglia danzante
In the summer breeze Nella brezza estiva
Little boat Barchetta
Towards the unknown Verso l'ignoto
Have a safe journey home Sereno ritorno a casa
Mimì, bundle of joy Mimì, dono di gioia
Mimì (Settembre 2002 - 8 Luglio 2015) (foto: Roberta Colladon)
domenica 5 luglio 2015
Prelavaggio/Prewash Cycle
PRELAVAGGIO PREWASH CYCLE
Affronto Broaching
Argomentazioni filosofiche Philosophical conversations
Con lo stipite della porta With the jamb
Della mia cucina Of my kitchen door
E scambio opinioni And sharing opinions
Sulle necessità di questo mondo On this world's necessities
Con l'oblò insonne With the tireless window
Della mia nuova lavatrice Of my new washing machine
Anche le mie gatte concordano Even my cats seem to agree
Sulle mie posizioni esistenziali With my existentialist theories
Lanciandomi occhiate d'assenso Giving signs of approval
E sorridendomi benevole And kindly smiling at me
Mentre il mio sguardo obliquo While my sidelong glance is drifting
Vaga nell'afoso silenzio Across the suffocating silence
Di questa mattina d'estate Of this summer morning
In cerca di umana condivisione Looking for some human approach
Affronto Broaching
Argomentazioni filosofiche Philosophical conversations
Con lo stipite della porta With the jamb
Della mia cucina Of my kitchen door
E scambio opinioni And sharing opinions
Sulle necessità di questo mondo On this world's necessities
Con l'oblò insonne With the tireless window
Della mia nuova lavatrice Of my new washing machine
Anche le mie gatte concordano Even my cats seem to agree
Sulle mie posizioni esistenziali With my existentialist theories
Lanciandomi occhiate d'assenso Giving signs of approval
E sorridendomi benevole And kindly smiling at me
Mentre il mio sguardo obliquo While my sidelong glance is drifting
Vaga nell'afoso silenzio Across the suffocating silence
Di questa mattina d'estate Of this summer morning
In cerca di umana condivisione Looking for some human approach
mercoledì 27 maggio 2015
...un grazie enorme agli amici che hanno sostenuto il mio lavoro, lungo questi tre anni di pensieri sguinzagliati, zingare parole e pura emozione. E' un tale onore sapere che ci siete!...
...a big 'thankyou' to all my friends who have been supporting my work through these three years of unleashed thoughts, gypsy words and raw emotion. It is such a huge honour to know you are there!...
...a big 'thankyou' to all my friends who have been supporting my work through these three years of unleashed thoughts, gypsy words and raw emotion. It is such a huge honour to know you are there!...
domenica 19 aprile 2015
Pandemic Attack/Attacco pandemico
PANDEMIC ATTACK ATTACCO PANDEMICO
People falling down Persone che cadono
Without a cry Senza un grido
Hit with brutal force Colpite con brutale forza
As helpless pins Come birilli condannati
At the bottom Al termine
Of a bowling track Di una pista di bowling
They look at you Ti guardano
From the screen Dallo schermo
As they shiver Mentre tremano
Turn pale Impallidiscono
Lose consciousness Perdono conoscenza
And finally collapse E infine collassano
On the grey mattress Sul materasso grigio
Of this foreign land Di questa terra straniera
Babel of words Babele di parole
Unintelligible sounds Suoni indistinguibili
Desperately muttered curses Disperate maledizioni sussurrate
And no Tower in sight E nessuna Torre in vista
Old children Bambini vecchi
Eyes too big and empty Occhi troppo grandi e vuoti
Suckling from dead breasts Succhiano da seni avvizziti
Unable to placate Incapaci di placare
An atavistic hunger Una fame atavica
A river of disoriented men Un fiume di uomini allo sbando
Gradually flooding Che sciama gradualmente
The barbed wired area Oltre la recinzione del filo spinato
Careless of danger and pain Incuranti al dolore e al pericolo
Blood on their palms Palmi insanguinati
Same old news La stessa vecchia storia
The law of the jungle La legge della giungla
Something you slowly Qualcosa a cui pian piano
Got accustomed to Ti sei abituato
You switch off your bored Spegni il tuo annoiato cervello
Networked, insular brain Connesso ma isolato
Take your pills Prendi le tue pillole
Say your prayers Dici le preghiere
Kiss your algid wife’s lips Baci le labbra della tua algida moglie
And go to bed E vai a dormire
Dreaming of a safe Sognando un sicuro
Little world of lies Piccolo universo di bugie
Where things do not happen Dove nulla accade
As they simply do not exist Poiché nulla semplicemente esiste
People falling down Persone che cadono
Without a cry Senza un grido
Hit with brutal force Colpite con brutale forza
As helpless pins Come birilli condannati
At the bottom Al termine
Of a bowling track Di una pista di bowling
They look at you Ti guardano
From the screen Dallo schermo
As they shiver Mentre tremano
Turn pale Impallidiscono
Lose consciousness Perdono conoscenza
And finally collapse E infine collassano
On the grey mattress Sul materasso grigio
Of this foreign land Di questa terra straniera
Babel of words Babele di parole
Unintelligible sounds Suoni indistinguibili
Desperately muttered curses Disperate maledizioni sussurrate
And no Tower in sight E nessuna Torre in vista
Old children Bambini vecchi
Eyes too big and empty Occhi troppo grandi e vuoti
Suckling from dead breasts Succhiano da seni avvizziti
Unable to placate Incapaci di placare
An atavistic hunger Una fame atavica
A river of disoriented men Un fiume di uomini allo sbando
Gradually flooding Che sciama gradualmente
The barbed wired area Oltre la recinzione del filo spinato
Careless of danger and pain Incuranti al dolore e al pericolo
Blood on their palms Palmi insanguinati
Same old news La stessa vecchia storia
The law of the jungle La legge della giungla
Something you slowly Qualcosa a cui pian piano
Got accustomed to Ti sei abituato
You switch off your bored Spegni il tuo annoiato cervello
Networked, insular brain Connesso ma isolato
Take your pills Prendi le tue pillole
Say your prayers Dici le preghiere
Kiss your algid wife’s lips Baci le labbra della tua algida moglie
And go to bed E vai a dormire
Dreaming of a safe Sognando un sicuro
Little world of lies Piccolo universo di bugie
Where things do not happen Dove nulla accade
As they simply do not exist Poiché nulla semplicemente esiste
martedì 7 aprile 2015
Seppuku
SEPPUKU SEPPUKU
Beloved knife Amato coltello
My loyal blade Mia fida lama
Be gentle and quick Sii dolce e veloce
Do not hesitate Non esitare
Falling flowers Fiori che cadono
From the cherry tree Dal ciliegio
As I unsheathe Mentre sfodero
My wakizashi Il mio wakizashi
Blood on my palms Sangue sui miei palmi
On my pure hakama Sulla mia pura hakama
Ablaze, at last Adorna, infine
With crimson hana Di fiori cremisi
The act is done L'atto è compiuto
I slip into oblivion Scivolo nell'oblio
Now curled up Adesso raggomitolato
In foetal position In posizione fetale
The sun is setting Il sole tramonta
And it feels so cold Fa così freddo
I am coming home Torno a casa
My supreme Lord Supremo Signore
Hana wa sakuragi Il ciliegio è l'albero migliore
Hito wa bushi Il samurai il migliore tra gli uomini
Beloved knife Amato coltello
My loyal blade Mia fida lama
Be gentle and quick Sii dolce e veloce
Do not hesitate Non esitare
Falling flowers Fiori che cadono
From the cherry tree Dal ciliegio
As I unsheathe Mentre sfodero
My wakizashi Il mio wakizashi
Blood on my palms Sangue sui miei palmi
On my pure hakama Sulla mia pura hakama
Ablaze, at last Adorna, infine
With crimson hana Di fiori cremisi
The act is done L'atto è compiuto
I slip into oblivion Scivolo nell'oblio
Now curled up Adesso raggomitolato
In foetal position In posizione fetale
The sun is setting Il sole tramonta
And it feels so cold Fa così freddo
I am coming home Torno a casa
My supreme Lord Supremo Signore
Hana wa sakuragi Il ciliegio è l'albero migliore
Hito wa bushi Il samurai il migliore tra gli uomini
venerdì 3 aprile 2015
Verso il punto di sicuro ritorno...ed oltre (una recensione del nuovo album di Del Palmer)
VERSO IL PUNTO DI SICURO RITORNO…ED OLTRE
una recensione del nuovo album di Del Palmer
‘Point Of Safe Return’ è il terzo album solista di Del Palmer, e può essere considerato come un importante punto di svolta nella carriera dell’artista, in termini di sforzo creativo, qualità della musica e dei testi, approccio alla produzione. L’album è una raccolta varia, coerente ed elegante di brani, i cui temi spaziano dalla bellezza celtica di ‘Nota Ghra’, in cui il bodhran, l’Irish tenor drum e le Northumbrian e Scottish pipes si innalzano come in una trance, all’apocalittico scenario della tirata ‘Future’, in un apparente svolgersi uniforme di gloriosi e orecchiabili ritornelli lungo il percorso.
L’evidente influsso degli Steely Dan, che era un aspetto rilevante dei precedenti lavori di Del, è qui molto più diluito, sebbene ancora presente nelle sezioni di tastiere e chitarre in un paio di pezzi, come la traccia di apertura (‘This Heart’) che contiene dei vocals celestiali della talentuosa I.V. Webb, la cui voce all’inizio di ‘Gravity’ suona come una preghiera, e la title track, un perfetto esempio dell’abilità di Del nel trovare un ottimo equilibrio tra l’urgente voce delle sue chitarre elettriche, e la bellissima consistenza della linea melodica.
Vocalmente, sembra quasi che Del stia giocando con l’idea di creare un diverso personaggio in ognuna delle cinque tracce contenute nella side one, un’idea che è probabilmente un elemento chiave del lavoro. Quell’approccio romantico e melodioso è presente nella voce di Del, a tratti reminiscente dei più languidi sussurri alla Bryan Ferry, sebbene Mr. Palmer sembri avere molte frecce al suo arco, poiché quest’album di certo contiene le sue migliori performance vocali di sempre.
‘Nota Ghra’ suona incredibilmente intensa, con i delicati backing vocals di Sarah Daly a controbilanciare la profonda, quasi ultraterrena, straordinaria voce di Del, in un trionfo di strumentazioni irlandesi e poesia celtica.
‘Point Of Safe Return’ sembra prendere in prestito la stessa strategica dicotomia usata da Kate Bush per i suoi album ‘Hounds Of Love’ ed ‘Aerial’. Così, mentre la prima parte del disco è in sostanza una raccolta di pezzi diversi tra loro, la seconda è una suite fatta di differenti movimenti, meravigliosamente legati tra loro, che narrano una storia fatta di solitudine, ricordi del passato tornati alla memoria per tormentare l’esistenza del protagonista, scoperta del sé, lotta interiore e riconciliazione.
‘The Inner Dialogue’ può essere in molti sensi definito come la personale sinfonia di Del, con quel suo intimo, a tratti doloroso, viaggio alla scoperta di se stessi. Il suo approccio classico, l’utilizzo di diverse voci di sottofondo e la sua sperimentale ed evocativa qualità narrativa, a tratti rimandano ai Devogue, e al loro intenso album omonimo della fine degli anni novanta.
Un’atmosfera onirica, in cui il malinconico sax di Kevin McAlea gioca un ruolo portante, quasi un personaggio esso stesso, e i cui lamenti fanno di ‘Shadow People’ un inno ondeggiante a ciò che giace nell’ombra, apre l’elaborata complessità della suite che compone la seconda parte del disco.
I testi sono spesso utilizzati in forma di confessioni, segreti rivelati nella solitudine di una notte insonne, a volte con uno sguardo malinconico al passato vissuto come fallimentare, altre in cui una scomoda verità viene impietosamente sputata fuori tra le righe. A tratti criptici ed oscuri, mai banali o inconsistenti, i testi di Del sanno giungere all’anima di chi ascolta, mostrando un’autentica profondità poetica.
Così, i tratti nostalgici in ‘Gravity’ (‘C’è nessuno laggiù/Che guardando in alto/Si chiede di me?’) procedono mano nella mano con quelli metaforicamente carichi del primo ritornello di ‘Future’ (‘I migliori anni della tua vita vissuti sotto terra/Tentando di star lontano dal sole’), che include anche un possibile velato riferimento a ‘Breathing’ della Bush nel secondo verso (‘La scorsa notte in cielo/Un lampo accecante’) ed un triste finale (‘Le cose migliori delle nostre esistenze adesso sono cenere/Solo immagini dal passato’).
L’alternanza di brani più ritmati ad altre più lente composizioni al piano, quasi di ispirazione classica, accompagnate da archi minimalisti di sottofondo, rende ‘The Inner Dialogue’ un fedele viaggio negli alti e bassi di un’anima tormentata, il cui percorso complesso culmina nell’analisi sfaccettata e psicanalitica delle 7 voci interiori, che introducono ‘A Case Of Insomnia’ e il suo sound quasi nipponico, con quella sezione di koto che metaforicamente si rivolge ad una geisha ribelle.
C’è un’interessante qualità circolare nei testi della suite, particolarmente evidente nella sezione di ‘The Saboteur’, che sembra quasi evidenziare il fallimento dell’essere umano, che cerca spesso cose sbagliate in luoghi inadatti e al momento meno propizio, destinato ad apparire una creatura senza speranza nel circo dell’esistenza.
La continua necessità di guardare indietro al passato, forse in cerca di possibili risposte alle domande del presente, è molto tangibile nel ricorrente verso che apre la suite e si ripete più volte, ma ogni volta grazie ad una voce diversa (‘E tutti questi ricordi/Sono ciò che resta/Pensaci/Senti ancora il dolore?/Lo senti?’) subito seguito dalla deludente scoperta di un presente vissuto ancora una volta come fonte di non voluto dolore (‘La roccia su cui costruisco il mio mondo/Non è altro che argilla/Devo sempre prendermi in giro/Per credermi degno di ciò che conquisto’).
Il pezzo più intenso e commovente è probabilmente ‘Acceptance’, in cui l’assolo struggente al piano si combina magicamente all’emozionante performance vocale di Del, nel racconto visivo di una separazione forzata (‘Cerco ciò che resta/In giro per casa/C’è la lettera che mi scrivesti/Un pacchetto mai aperto/Sul pavimento di questa stanza’). Davvero un pezzo straordinario.
L’ultimo brano in ‘The Inner Dialogue’ è la dichiarazione reggae di ‘The Penitent Man’, con quella sua forte sentenza (‘Non voglio vivere in eterno/Ma non voglio neanche scivolare via nell’oblio/E’ assopito ma non è mai del tutto finito/Finché qualcuno viene a bussare alla tua porta’) e i cui ritmi giamaicani, splendidamente fusi ad atmosfere orientali, ancora una volta aggiungono un valore in più alla consistenza multiforme e matura di questo straordinario album.
una recensione del nuovo album di Del Palmer
‘Point Of Safe Return’ è il terzo album solista di Del Palmer, e può essere considerato come un importante punto di svolta nella carriera dell’artista, in termini di sforzo creativo, qualità della musica e dei testi, approccio alla produzione. L’album è una raccolta varia, coerente ed elegante di brani, i cui temi spaziano dalla bellezza celtica di ‘Nota Ghra’, in cui il bodhran, l’Irish tenor drum e le Northumbrian e Scottish pipes si innalzano come in una trance, all’apocalittico scenario della tirata ‘Future’, in un apparente svolgersi uniforme di gloriosi e orecchiabili ritornelli lungo il percorso.
L’evidente influsso degli Steely Dan, che era un aspetto rilevante dei precedenti lavori di Del, è qui molto più diluito, sebbene ancora presente nelle sezioni di tastiere e chitarre in un paio di pezzi, come la traccia di apertura (‘This Heart’) che contiene dei vocals celestiali della talentuosa I.V. Webb, la cui voce all’inizio di ‘Gravity’ suona come una preghiera, e la title track, un perfetto esempio dell’abilità di Del nel trovare un ottimo equilibrio tra l’urgente voce delle sue chitarre elettriche, e la bellissima consistenza della linea melodica.
Vocalmente, sembra quasi che Del stia giocando con l’idea di creare un diverso personaggio in ognuna delle cinque tracce contenute nella side one, un’idea che è probabilmente un elemento chiave del lavoro. Quell’approccio romantico e melodioso è presente nella voce di Del, a tratti reminiscente dei più languidi sussurri alla Bryan Ferry, sebbene Mr. Palmer sembri avere molte frecce al suo arco, poiché quest’album di certo contiene le sue migliori performance vocali di sempre.
‘Nota Ghra’ suona incredibilmente intensa, con i delicati backing vocals di Sarah Daly a controbilanciare la profonda, quasi ultraterrena, straordinaria voce di Del, in un trionfo di strumentazioni irlandesi e poesia celtica.
‘Point Of Safe Return’ sembra prendere in prestito la stessa strategica dicotomia usata da Kate Bush per i suoi album ‘Hounds Of Love’ ed ‘Aerial’. Così, mentre la prima parte del disco è in sostanza una raccolta di pezzi diversi tra loro, la seconda è una suite fatta di differenti movimenti, meravigliosamente legati tra loro, che narrano una storia fatta di solitudine, ricordi del passato tornati alla memoria per tormentare l’esistenza del protagonista, scoperta del sé, lotta interiore e riconciliazione.
‘The Inner Dialogue’ può essere in molti sensi definito come la personale sinfonia di Del, con quel suo intimo, a tratti doloroso, viaggio alla scoperta di se stessi. Il suo approccio classico, l’utilizzo di diverse voci di sottofondo e la sua sperimentale ed evocativa qualità narrativa, a tratti rimandano ai Devogue, e al loro intenso album omonimo della fine degli anni novanta.
Un’atmosfera onirica, in cui il malinconico sax di Kevin McAlea gioca un ruolo portante, quasi un personaggio esso stesso, e i cui lamenti fanno di ‘Shadow People’ un inno ondeggiante a ciò che giace nell’ombra, apre l’elaborata complessità della suite che compone la seconda parte del disco.
I testi sono spesso utilizzati in forma di confessioni, segreti rivelati nella solitudine di una notte insonne, a volte con uno sguardo malinconico al passato vissuto come fallimentare, altre in cui una scomoda verità viene impietosamente sputata fuori tra le righe. A tratti criptici ed oscuri, mai banali o inconsistenti, i testi di Del sanno giungere all’anima di chi ascolta, mostrando un’autentica profondità poetica.
Così, i tratti nostalgici in ‘Gravity’ (‘C’è nessuno laggiù/Che guardando in alto/Si chiede di me?’) procedono mano nella mano con quelli metaforicamente carichi del primo ritornello di ‘Future’ (‘I migliori anni della tua vita vissuti sotto terra/Tentando di star lontano dal sole’), che include anche un possibile velato riferimento a ‘Breathing’ della Bush nel secondo verso (‘La scorsa notte in cielo/Un lampo accecante’) ed un triste finale (‘Le cose migliori delle nostre esistenze adesso sono cenere/Solo immagini dal passato’).
L’alternanza di brani più ritmati ad altre più lente composizioni al piano, quasi di ispirazione classica, accompagnate da archi minimalisti di sottofondo, rende ‘The Inner Dialogue’ un fedele viaggio negli alti e bassi di un’anima tormentata, il cui percorso complesso culmina nell’analisi sfaccettata e psicanalitica delle 7 voci interiori, che introducono ‘A Case Of Insomnia’ e il suo sound quasi nipponico, con quella sezione di koto che metaforicamente si rivolge ad una geisha ribelle.
C’è un’interessante qualità circolare nei testi della suite, particolarmente evidente nella sezione di ‘The Saboteur’, che sembra quasi evidenziare il fallimento dell’essere umano, che cerca spesso cose sbagliate in luoghi inadatti e al momento meno propizio, destinato ad apparire una creatura senza speranza nel circo dell’esistenza.
La continua necessità di guardare indietro al passato, forse in cerca di possibili risposte alle domande del presente, è molto tangibile nel ricorrente verso che apre la suite e si ripete più volte, ma ogni volta grazie ad una voce diversa (‘E tutti questi ricordi/Sono ciò che resta/Pensaci/Senti ancora il dolore?/Lo senti?’) subito seguito dalla deludente scoperta di un presente vissuto ancora una volta come fonte di non voluto dolore (‘La roccia su cui costruisco il mio mondo/Non è altro che argilla/Devo sempre prendermi in giro/Per credermi degno di ciò che conquisto’).
Il pezzo più intenso e commovente è probabilmente ‘Acceptance’, in cui l’assolo struggente al piano si combina magicamente all’emozionante performance vocale di Del, nel racconto visivo di una separazione forzata (‘Cerco ciò che resta/In giro per casa/C’è la lettera che mi scrivesti/Un pacchetto mai aperto/Sul pavimento di questa stanza’). Davvero un pezzo straordinario.
L’ultimo brano in ‘The Inner Dialogue’ è la dichiarazione reggae di ‘The Penitent Man’, con quella sua forte sentenza (‘Non voglio vivere in eterno/Ma non voglio neanche scivolare via nell’oblio/E’ assopito ma non è mai del tutto finito/Finché qualcuno viene a bussare alla tua porta’) e i cui ritmi giamaicani, splendidamente fusi ad atmosfere orientali, ancora una volta aggiungono un valore in più alla consistenza multiforme e matura di questo straordinario album.
(foto: Roberta Colladon)
venerdì 23 gennaio 2015
Pina
PINA PINA
Hold me Tienimi
As I’m falling Perché sto cadendo
Like a golden Come dorata foglia
Whirling maple leaf D'acero danzante
On the pale palms Sui pallidi palmi
Of your bony hands Delle tue mani scarne
Smile at me Sorridimi
In the silence Nel silenzio
Of this darkened stage Di questo palco al buio
In the emptiness Nel vuoto
Of this monochrome dream Di questo sogno monocromo
And make me feel alive E fammi sentire vivo
Move me Commuovimi
With the beauty of your eyes Con la bellezza dei tuoi occhi
That make you look like Che ti fanno somigliare
Virginia’s twin sister Alla gemella di Virginia
The poetry of her words La poesia dei suoi testi
Beautifully dancing Che danzano magnificamente
To the bare passion Alla nuda passione
Of the sound of your soul Del suono della tua anima
Release me, Pina Liberami, Pina
As I’m slave to gravity Sono schiavo della gravità
Give me wings Dammi ali
And let my nightmares E fa che i miei incubi
Take off Prendano quota
As primeval birds of prey Primordiali uccelli rapaci
Over the lush garden Sul lussureggiante giardino
Of your imagination Della tua immaginazione
Don’t turn away Non voltarti indietro
Please, stay Ti prego, resta
One more step Un ultimo passo
On the wooden surface Sulla superficie di legno
Of this familiar floor Di queste familiari assi
One more killer shot before you go Un ultimo colpo mortale prima di andare
The light has gone Le luci si sono spente
The scene sounds lonely La scena è vuota
No dancers around Nessun danzatore in giro
No heavenly choreography Né coreografie celestiali
Limbs as heavy as tombstones Arti pesanti come lapidi
But our hearts in flight Ma i nostri cuori in volo
Hold me Tienimi
As I’m falling Perché sto cadendo
Like a golden Come dorata foglia
Whirling maple leaf D'acero danzante
On the pale palms Sui pallidi palmi
Of your bony hands Delle tue mani scarne
Smile at me Sorridimi
In the silence Nel silenzio
Of this darkened stage Di questo palco al buio
In the emptiness Nel vuoto
Of this monochrome dream Di questo sogno monocromo
And make me feel alive E fammi sentire vivo
Move me Commuovimi
With the beauty of your eyes Con la bellezza dei tuoi occhi
That make you look like Che ti fanno somigliare
Virginia’s twin sister Alla gemella di Virginia
The poetry of her words La poesia dei suoi testi
Beautifully dancing Che danzano magnificamente
To the bare passion Alla nuda passione
Of the sound of your soul Del suono della tua anima
Release me, Pina Liberami, Pina
As I’m slave to gravity Sono schiavo della gravità
Give me wings Dammi ali
And let my nightmares E fa che i miei incubi
Take off Prendano quota
As primeval birds of prey Primordiali uccelli rapaci
Over the lush garden Sul lussureggiante giardino
Of your imagination Della tua immaginazione
Don’t turn away Non voltarti indietro
Please, stay Ti prego, resta
One more step Un ultimo passo
On the wooden surface Sulla superficie di legno
Of this familiar floor Di queste familiari assi
One more killer shot before you go Un ultimo colpo mortale prima di andare
The light has gone Le luci si sono spente
The scene sounds lonely La scena è vuota
No dancers around Nessun danzatore in giro
No heavenly choreography Né coreografie celestiali
Limbs as heavy as tombstones Arti pesanti come lapidi
But our hearts in flight Ma i nostri cuori in volo
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